Buongiorno a tutt*! Sono le 10 del mattino e ci sono già 33°. Sarà una giornata lunga e calda a causa delle ondate di calore che colpiranno l’Italia ma non solo.
Se vi trovate nelle zone colpite dalle ondate di calore non uscite nelle ore più calde e ricordatevi di bere molta acqua.
Perché si parla di concessioni balneari
Chi di voi legge quotidiani e riviste italiane avrà notato che spesso si parla di concessioni balneari. Ma cosa sono queste concessioni ? E perché se ne parla così tanto?
Partiamo col dire che le coste e le spiagge italiane sono proprietà dello Stato e che non è possibile venderle. Poiché non è possibile venderle, per aprire un lido in Italia è necessario pagare una concessione (affitto).
La prima questione che riguarda queste concessioni è che i canoni (cioè la somma di denaro che si paga allo Stato) sono molto bassi. In alcuni casi pochi euro al metro quadro.
Nel 2019 Flavio Briatore, proprietario del Twiga Beach Club a Forte dei Marmi, disse in un’intervista che secondo lui lo Stato doveva rivedere il sistema di affitti perché troppo bassi. Per darvi un’idea delle cifre di cui parliamo: il Twiga nel 2020 ha avuto un giro d’affari di 4 milioni di euro a fronte di una concessione di soli 17.619 euro.
L’altra questione riguarda la gestione di queste concessioni. Infatti, da quando queste concessioni sono state date la prima volta sono rimaste sotto il controllo di alcune famiglie e tramandate da una generazione all’altra. Questo sistema è contrario alle norme sul mercato comune europeo, in particolare alla “direttiva Bolkestein” (2006) secondo cui le concessioni devono essere date tramite gare.
L’Italia è stata più volte condannata e sollecitata dall’Unione Europea a risolvere questa questione che però non è stata ancora risolta.
Fonti e approfondimenti
Cose dall’Internet
Leggere, comprare libri e il concetto di anti-biblioteca. Una piacevole letture che mi è stata segnalata dalla mia studentessa Eva.
La Nature Restoration Law
Tempo di vacanze
La terribile morte di Satnam Singh. Il caso di cronaca che ha sconvolto l’Italia.
Parliamo tanto di cibo e mai di chi lo raccoglie. Una riflessione sul cibo che non cerca di indorare la pillola su questa questione.
Con che certezza pensi di andare in pensione ?
Modi di dire ed espressioni del sabato
Mettere la pulce nell’orecchio: insinuare dubbio, sospetto o curiosità.
Questo modo di dire fa riferimento alla sensazione di costante fastidio e tormento che si proverebbe avendo una pulce nell’orecchio.
Letteralmente in inglese: To put a flea in one’s ear.
Indorare la pillola: letteralmente vuol dire ricoprire d’oro una pillola. Nel passato infatti le medicine venivano ricoperte da un sottile strato di oro o zucchero per nasconderne il sapore amaro. Con il passare del tempo questa espressione è diventata una metafora per dire che qualcuno si esprime in modo più dolce e condiscendente per addolcire una brutta notizia.
In inglese: to sugarcoat smth.
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Edizione eccellente. Articoli interessanti. Palinuro è una bellissima nave!
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